16 aprile 2020

Annullata la festa di San Domenico Abate
e Rito dei Serpari 2020




Naturalmente non avranno luogo anche le altre manifestazioni collaterali al Rito. In particolare l'edizione 2020 del Cammino di San Domenico le cui tappe verranno recuperate nel mese di Agosto. Il 21 la tappa Cocullo - Villalago, in occasione della festa di Villalago e dell'arrivo dei pellegrini di Fornelli ed il 29 la tappa di Villamagna "Lungo i vigneti" in occasione del Miracolo del Lupo che si svolge nel centro del chietino. Inoltre il previsto incontro promosso dall'ANCI e dall'Associazione Di Nola, previsto per il 26 aprile, che avrà luogo appena la situazione di emergenza lo consentirà, probabilmente a Settembre.

7 Maggio 2019

L'Unpli a fianco della candidatura Unesco della Festa di Cocullo
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6 aprile 2019

Festa di San Domenico Abate e
Rito dei Serpari 2019
Programma delle manifestazioni


Il programma intorno alla edizione 2019 del Rito dei serpari di Cocullo e Festa di san Domenico Abate prevede tre appuntamenti: - Si inizierà Domenica 28 aprile con il Convegno "Resistere oggi per progettare il futuro". L'incontro, continuazione ideale del convegno dello scorso anno, è aperto alla partecipazione delle associazioni dei piccoli centri dell'Italia centrale.
I rappresentanti di esse porteranno la loro esperienza per salvare i paesi ma anche per dare un futuro alle tante eccellenze culturali che le caratterizzano. Al centro anche la candidatura della Festa di san Domenico Abate e Rito dei Serpari a patrimonio Unesco, con l'intervento degli antropologi e degli erpetologi.
- Il 1° Maggio, tradizionale svolgimento della Festa di san Domenico Abate e Rito dei serpari.
- Dal 30 aprile al 5 maggio, infine, seconda edizione del Cammino di San Domenico Abate, da Villalago a Pretoro, via Anversa degli Abruzzi, Cocullo, Bugnara, Caramanico, Pretoro e Villamagna.

28 settembre 2018

A roma per approfondire il Dossier Unesco


E’ pronto per l’invio alla Commissione Italiana Unesco ed al Mibact il dossier della candidatura della Festa di san Domenico Abate e Rito dei Serpari di Cocullo a Patrimonio Immateriale dell’Umanità. La sezione scelta è quella della Lista di Salvaguardia Urgente. Il senso nelle parole dell’antropologa Valentina Zingari, coordinatrice del gruppo di lavoro che ha redatto il dossier, che ha introdotto l’incontro tra antropologi, cittadini di Cocullo, amministratori che si è svolto venerdì 28 settembre a Roma. “La festa di Cocullo, – ha detto – una delle eccellenze della cultura popolare italiana, insieme a tante altre dei piccoli paesi dell’appennino centrale, rischia di sparire per lo spopolamento e l’abbandono di questi centri. L’Unesco offre una opportunità di tentare di invertire la tendenza mettendo in atto un piano organico e concreto di sviluppo”. Il dossier, come richiesto dalla Commissione Italiana Unesco, è stato vivisezionato in tutti i suoi punti, un lavoro complesso e difficile sul quale a Roma si è acceso il confronto. La sindaca di Pretoro e delegata abruzzese dell’Anci/Piccoli Comuni, Sabrina Simone, ha illustrato il piano dell’associazione: il “controesodo”, incentrato proprio sullo sforzo di salvare le piccole comunità, soprattutto nelle aree colpite dai terremoti degli anni scorsi. Sul protagonismo delle comunità locali, da rivitalizzare, hanno insistito gli antropologi. Sul senso della rete dei Comuni uniti dalla devozione a San Domenico Abate, uniti in una Associazione Temporanea di Scopo, sono intervenuti i sindaci di Cocullo, Anversa degli Abruzzi e Villalago. Sulla necessità di un provvedimento legislativo, strumento per facilitare l’utilizzo dei fondi europei, che riconosca il valore dell’esperienza di Cocullo ha insistito Giovanni D’Amico, presente in rappresentanza del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Laura Corvetti e Mario Volpe, a nome della comunità di Cocullo, hanno espresso i sentimenti che rendono quella comunità protagonista dell’organizzazione della festa. “Entro la prossima settimana il Comune di Cocullo - assicura il sindaco Sandro Chiocchio – il Comune invierà ufficialmente il dossier alla Commissione Unesco, incrociando le dita. Comunque – ha aggiunto – il percorso di consapevolezza fatto in questi anni ci ha fatto crescere. E questo per un piccolo paese e per agli altri che ci affiancano nella rete dei comuni è molto importante”.

7 maggio 2018

Una settimana importante


Una "zona franca" per i piccoli borghi montani a rischio sparizione causa dello sopolamento e delle distruzioni causate dagli eventi sismici; un documento approvato da tutti i borghi aderenti all'Anci, contro "l'abbandono"; il sostegno alla candidatura di Cocullo a patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco, nella lista di "salvaguardia urgente". Sono questi i tre punti qualificanti scaturiti a conclusione del Convegno indetto dall'Anci, in collaborazione con il Comune, la Pro Loco e l'Associazione i Nola di Cocullo, tenutasi oggi nella sala consiliare del Comune della devozione a San Domenico Abate e Rito dei serpari. Numerosi le delegazioni e le personalità presenti. I sindaci di Montegallo (Ascoli Piceno), Montecchio (Terni), Castel del Giudice e San Pietro Avellana (Isernia); Carsoli, Pizzoli, Villalago; Anversa degli Abruzzi, Pettorano sul Gizio e Bugnara (L'Aquila); Crognaleto (Teramo); Pretoro (Chieti); le delagazioni dell'Anci di Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio e Campania; gli antropologi Lia Giancristofaro, Valentina Zingari, Omerita Ranalli, Vincenzo Santoro (responsabile Cultura dell'Anci Nazionale); i deputati Stefania Pezzopane e Luigi D'Eramo; il consigliere regionale Andrea Gerosolimo; il presidente dell'Anci Abruzzo, Luciano La Penna; il presidente Nazionale dell'Anci piccoli comuni, Massimo Castelli; il presidente del Pnalm Antonio Carrara; il direttore del settore cultura della Regione, Francesco Di Filippo. "Si è trattato - ha detto il sindaco di Cocullo Sandro Chiocchio, che ha fatto gli onori di casa - di uno dei momenti più importanti del nostro percorso di candidatura, che ci ha messo in rete con tanti comuni che hanno i nostri stessi problemi. Arrestare il degrado e lo spopolamento dei nostri centri - ha aggiunto - è una grande operazione di civiltà a cui la nostra candidatura, che ha oggi il pieno sostegno dell'Anci, può dare forza e visibilità".

Nei giorni del ponte di Maggio, inoltre, Cocullo è stata al centro dell'attenzione nazionale ed anche internazionale. Circa 40 "pellegrini", religiosi e laici, hanno preso parte al numero zero del Cammino della Devozione, da Villalago e Pretoro. Un evento falcidiato dal maltempo, che dopo 15 giorni di sole estivo ha interessato l'intero percorso. Da apprezzare la disponibilità e l'impegno delle comunità locali (Villalago, Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Pacentro, Pretoro, Villamagna) che hannoaccolto i partecipanti con grande partecipazione, a testimonianza della coesione che comincia a cementare i paesi della devozione. Poteva andare meglio, certo, ma l'impegno oria è preso e la manifestazione non potrà che crescere nel tempo.

Infine il Rito e la Festa, nell'edizione caratterizzata dal Piano della sicurezza che ha tenuto impegnata per settimane l'Amministrazione Comunale, ha superato l'ennesima prova. Sono stati 13.500 i turisti, curiosi e pellegrini presenti (cerificati dalle macchinette conta persone della Protezione Civile), forse un po' di meno rispetto al boom dello scorso anno, ma sempre rilevante nel panorama delle manifestazioni della Cultura Popolare abruzzese. Per il Convegno, un grazie ai Sindaci ed all'Anci. Per il cammino appuntamento ad Agosto, in occasione del gemellaggio con il Cammino Storico di Fornelli. Per il Rito e la Festa, appuntamento al prossimo anno, nell'edizione, si spera, caratterizzata dalla candidatura ufficiale a patrimonio Immateriale dell'Umanità presso la Commissione Unesco.

Scarica il documento Convegno ANCI I video del Cammino 1 - 2 Articolo Lia Giancristoforo

1° maggio 2018

Festa di San Domenico Abate e
Rito dei Serpari: eventi


9 marzo 2018

Grandi comunità e piccoli centri a rischio:
la sfida della salvaguardia


Sabato 28 Aprile, ore 10, Aula Consiliare Comune di Cocullo CONVEGNO: "Grandi comunità e piccoli centri a rischio: la sfida della salvaguardia" promosso dal Comune di Cocullo, dall'ATS "Percorso della devozione a San Domenico Abate" in collaborazione con l'Anci Abruzzo e con l'Anci Nazionale"

- Sandro Chiocchio, Sindaco di Cocullo, Introduzione
- Fernando Gatta, Sindaco di Villalago
- Giovannino Anastasio, Sindaco di Pizzoli
- Velia Nazzarro, Sindaco di Carsoli
- Lino Gentile, Sindaco di Castel del Giudice (Is)
- Giuseppe D'Alonzo, Sindaco di Crognaleto (Te)
- Sabrina Simone, Sindaco di Pretoro, delegata Anci piccoli Comuni Abruzzo
- Sergio Fabiani, Sindaco di Montegallo (Ap)
- Vincenzo Santoro, Responsabile cultura Anci
- Massimo Castelli, Presidente Anci piccoli Comuni
- Luciano La Penna, Pres. Anci Abruzzo
- Valentina Zingari, Antropologa
- Lia Giancristofaro, Antropologa
- Omerita Ranalli, Antropologa
- Andrea Gerosolimo, Assessore Regionale Aree Interne - Conclusioni
A conclusione si procederà alla firma del documento: "La carta di Cocullo"

21 gennaio 2018

Presentato il Cammino
di San Domenico Abate

Nel corso della Conferenza Stampa tenutasi il 4 Novembre, sono state presentate le 2 iniziative che caratterizzeranno la festa di san Domenico Abate/Rito dei serpari 2018. 1) Il 28 aprile si terrà il Convegno che precede il Rito. In collaborazione con l'Anci (Associazione dei Comuni Italiani) converranno a Cocullo i Sindaci dei comuni colpiti dal terremoto delle regioni Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche e Molise (in ricordo del terremoto del 31 ottobre 2002). Al centro della riflessione la difesa di un pezzo d'Italia che rischia la morte lenta a seguito delle distruzioni arrecate dai sisma e dal conseguente spopolamento che rischia di mettere in discussione anche il grande patrimonio culturale rappresentato dai centri storici e dalle preziose tradizioni culturali custodite dai borghi di questo pezzo del territorio nazionale. La candidatura Unesco di Cocullo, incentrata sul concetto di "salvaguardia Urgente" mira a dare visibilità all'intero territorio colpito. Al termine sarà firmata tra i Comuni e l'Anci la "Carta di Cocullo", da inviare al nuovo Governo che allora si sarà insediato. 2) Dal 30 aprile al 6 maggio si svolgerà la prima edizione del "Cammino di San Domenico Abate", che punta a collegare i due eventio "genelli", il Rito Cocullese ed il Miracolo del lupo (lu Lope) di Pretoro. Cinque le tappe previste: 30 Aprile (Villalago/ Cocullo); 1 maggio (Presenza al Rito di Cocullo); 2 Maggio (Cocullo/ Pacentro); 3 maggio (Cocullo/Caramanico); 4 maggio (Caramanico/ PassoLanciano); 5 maggio (PassoLanciano/Pretoro); 6 maggio (Presenza al rito de Lu Lope di Pretoro e festa finale a Villamagna). Il percorso, di cui sono in via di definizione gli ultimi dettagli, sarà presentato in un workshop a Villalago il 21 gennaio 2018, in occasione della festa invernale di san Domenico e delle "Fanoglie" devozionali, tradizione del centro della valle del Sagittario.

27 novembre 2017

Impegni per il 2018 a sostegno della candidatura UNESCO

Nel corso della Conferenza Stampa tenutasi il 4 Novembre, sono state presentate le 2 iniziative che caratterizzeranno la festa di san Domenico Abate/Rito dei serpari 2018. 1) Il 28 aprile si terrà il Convegno che precede il Rito. In collaborazione con l'Anci (Associazione dei Comuni Italiani) converranno a Cocullo i Sindaci dei comuni colpiti dal terremoto delle regioni Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche e Molise (in ricordo del terremoto del 31 ottobre 2002). Al centro della riflessione la difesa di un pezzo d'Italia che rischia la morte lenta a seguito delle distruzioni arrecate dai sisma e dal conseguente spopolamento che rischia di mettere in discussione anche il grande patrimonio culturale rappresentato dai centri storici e dalle preziose tradizioni culturali custodite dai borghi di questo pezzo del territorio nazionale. La candidatura Unesco di Cocullo, incentrata sul concetto di "salvaguardia Urgente" mira a dare visibilità all'intero territorio colpito. Al termine sarà firmata tra i Comuni e l'Anci la "Carta di Cocullo", da inviare al nuovo Governo che allora si sarà insediato. 2) Dal 30 aprile al 6 maggio si svolgerà la prima edizione del "Cammino di San Domenico Abate", che punta a collegare i due eventio "genelli", il Rito Cocullese ed il Miracolo del lupo (lu Lope) di Pretoro. Cinque le tappe previste: 30 Aprile (Villalago/ Cocullo); 1 maggio (Presenza al Rito di Cocullo); 2 Maggio (Cocullo/ Pacentro); 3 maggio (Cocullo/Caramanico); 4 maggio (Caramanico/ PassoLanciano); 5 maggio (PassoLanciano/Pretoro); 6 maggio (Presenza al rito de Lu Lope di Pretoro e festa finale a Villamagna). Il percorso, di cui sono in via di definizione gli ultimi dettagli, sarà presentato in un workshop a Villalago il 21 gennaio 2018, in occasione della festa invernale di san Domenico e delle "Fanoglie" devozionali, tradizione del centro della valle del Sagittario.

4 novembre 2017

Presentato il dossier di
candidatura UNESCO

Il dossier di candidatura di Cocullo e della sua festa a Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco è stato presentato al Ministero dei beni Culturali dall'équipe incaricata (Valentina Zingari, Omerita Ranalli ed Enrico Grammaroli), dossier incentrato sul concetto di "Salvaguardia Urgente", primo caso del genere in Italia. Il tutto si compone del dossier vero e proprio (in francese), del Piano di salvaguardia urgente (con l'indicazione degli interventi mirati allo svuiluppo del territorio per il triennio 2018/2020), le 10 foto esemlificative dell'evento Festa di san Domenico Abate, Rito dei serpari, il video che riassume i momenti più significativi dell'evento stesso. Le tappe che sono state percorse per arrivare a queasto punto sono state illustrate nel corso di una Conferenza Stampa tenutasi a Sulmona nella sede della casa delle Culture lo scorso 4 novembre, alla presenza, oltre che del Sindaco Sandro Chiocchio e dei rappresentanti dell'Associazione Di Nola e della Pro Loco, del Sindaco di Sulmona Anna Maria Casini, e dei rappresentanti di associazioniche hanno sostenuto il progetto di candidatura. Il 22 scorso l'équipe si è incontrata con i rappresentanti del Mibact per un primo esame della documentazione. Il tutto sarà approfondito in un prossimo incontro, all'inizio del 2018, cui prenderanno parte il Sindaco Sandro Chioccio, i componenti l'équipe, l'Associazione Di Nola e la Pro Loco di Cocullo

9 novembre 2017

Rinnovato il Direttivo dell'associazione e nuovi ingressi

Rinnovato il Direttivo dell'Associazione ulturale Alfonso Di Nola. Presidente è stata confermata Loreta Marchione; vice presidenti Walter Ricci ed Ireneo Bellotta; segretario Pasquale D'Alberto. Sono entrati a far parte dell'Associazione Rosa Giammarco (Pettorano sul Gizio), Luisa Taglieri (Sulmona, Maria Rosaria La Morgia (Lanciano), Massimo Santilli (Castelvecchio subequo), Mario Volpe (Cocullo) ed Eide Spedicato Iengo (Chieti).

1° maggio 2017

Gli appuntamenti del rito 2017


1° maggio 2017

2° Concorso fotografico "La terra dei santi"




1 marzo 2017

Incontri con la Commissione Nazionale Unesco e con i comuni e la Regione Molise


Proseguono gli incontri dell'Associazione, insieme al gruppo di lavoro per la redazione del dossier di candidatura Unesco, al Comune ed alla Pro loco. Il 23 gennaio scorso il dossier è stato presentato a Roma alla Commissione nazionale Unesco ed al Mibact, rappresentati dal dott. Zanfarino e dalla dottoressa Baldinotti. La delegazione ha visto anche la partecipazione della Regione (dott.ssa Giammarco), della Provincia (dott.ssa Agata Di Meo) e del comune di Anversa degli Abruzzi a nome della rete dei comuni della devozione. E' stato individuato un percorso che prevede la candidatura di Cocullo e della sua festa nella lista Unesco di "Salvaguardia urgente", primo caso in Italia. Una candidatura che getta luce sul rischio di spolamento dei paesi candidati, ma anche di una miriade di centri di eccellenza che, alla luce del terremoto, rischiano di scomparire. E con loro tradizioni, costumi, culture che formano la ricchezza dell'Italia appenninica.


Ora il gruppo di lavoro, nel suo complesso, sarà chiamato ad elaborare, in stretto rapporto con la Commissione e con il Mibact, il piano di salvaguardia, individuando le linee di intervento e di sviluppo dell'intero territorio coinvolto. La tematica, da subito, è stata calata nelle realtà locali. Sabato 18 febbraio, si è svolto un incontro a San Pietro Avellana, comune della rete, con il comune di Fornelli e con il consigliere regionale del Molise Domenico Di Nunzio, cui è affidata la delega al turismo ed alle tradizioni locali. Con la regione Molise e con i due comuni è stato concordato l'iter per la redazione degli strumenti per una promozione unitaria dei 14 comuni che compongono l'Ats "Percorso della Devozione a San Domenico Abate". Prossimamente, analoga riunione si terrà a Sora, con i comuni della Ciociaria e con la regione Lazio.


7 dicembre 2016

Pronto il dossier di candidatura di Cocullo e dei paesi della devozione a patrimonio


L'Università D'annunzio di Chieti, nell'aula magna di Lettere, ha fatto da teatro alla presentazione del dossier di canditatura della festa di S. Domenico Abate/Rito dei Serpari al riconoscimento quale patrimonio Immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco.
L'evento è stato organizzato dalla facoltà di Scienze Sociali diretta da Stefano Trinchese, in particolare dalla professoressa Lia giancristofaro, antropologa e docente dell'ateneo. Sluti di sostegno sono venuti dal Comune di Sulmona (Fabio Pingue), dal Vescovo di Sulmona Valva (Mons. Angelo Spina), dall'assessore regionale Donato Di Matteo, dal dipartimento Cultura della regione (Rosa Giammarco). L'illustrazione del dossier è stato curato dalla responsabile del gruppo di lavoro Valentina Lapiccirella Zingari e da Omerita Ranalli.
Tre i punti cadine del dossier:
a) La partecipazione popolare alla proposta, testimoniata dall'adesione della comunità Cocullese e dalle quasi duemila firme raccolte sul territorio peligno;
b) La rete dei Comuni della devozione a S. Domenico Abate e degli imprenditori del territorio;
c) La coonservazione delle caratteristiche originali della Festa, scevra da sovrastrutture che ne inficino lo spirito autentico, e il progetto di tutela della specie.
La via tracciata da Valentina Zingari e da Omerita Ranalli è quella della "Lista di salvaguardia", tendente a salvare la comunità, condizione perchè la festa ed il rito sopravvivano. Un tema questo particolarmente attuale, sia per la vecchia tendenza delle classi dirigenti a non contrastare lo spopolamento delle aree montane, sia per l'affacciarsi del pericolo della sparizione di paesi e borghi colpiti e distrutti dai recenti eventi sismici del centro Italia.
La via per reagire a questa tendenza è stata indicata dal giornalista Paolo Gambescia in un intervento appassionato e lucido. Presente anche Stefania Baldinotti, del Mibact, che ha indicato le nuove tendenze dell'Unesco. "L'Italia - ha detto - ha diritto a 1 candidatura ogni due anni. Per questo abbiamo deciso di lavorare ad un albo delle candidature italiane per verificare nel tempo la persistenza del lavoro delle comunità candidate". Cocullo, la sua Festa e la rete della devozione si candidano
a guidare da subito questa lista, in attesa del riconoscimento ufficiale.


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2 ottobre 2016

Associazione temporanea di scopo tra i paesi della devozione


Su iniziativa dell'Associazione Culturale Alfonso di Nola, si va delineando la "rete" che avrà il compito di supportare il dossier per la andidatura a pa- trimonio immateriale dell'Umanità da parte del'Unesco del Rito dei Serpari e dei paesi della devozione a San Domenico Abate. la rete ha tre punti di forza: - I cittadini, da parte dei quali sono venute, nel corso dell'estate, 1820 firme a sostegno della candidatura. Firme che sono state raccolte, attraverso un intenso dialogo nelle piazze, nelle principali feste popolari durante la scorsa stagione estiva (Cocullo, Goriano Sicoli, Campo di Fano di Prezza, Sulmona Giostra Cavalleresca, Villalago, Introdacqua, Castel di Ieri e Pacentro) oltre ad iniziative individuali dei componenti l'Associazione. - Gli operatori economici dela Valle del Sagittario, con i quali si è tenuto un incontro a Cocullo lo scorso 30 settembre. - I Comuni legati tra loro dalla devozione a San Domenico Abate. Tra questi (Cocullo, Villalago, Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Pretoro, Villamagna, Pizzoferrato, Palombaro, San Pietro Avellana, Fornelli, Sora, Atina e Sant'Elia Fiumerapido) è stata costituita domenica 2 ottobre una "Associazione temporanea di Scopo". I 13 comuni rappresentano quattro province (L'Aquila, Chieti, Isernia e Frosinone) di 3 regioni (Lazio, Abruzzo e Molise). Compito dell'Associazione è quello di elaborare un "piano di sviluppo" incentrato sulla valorizzazione e la promozione dei "cammini della devozione". A tal proposito è stata formalizzata una "cabina di regia" e nominato un "coordinatore tecnico" che inizieranno a lavorare da subito per essere pronti adb inserire il progetto nei finanziamenti Mibact per la promozione delle aree interne dell'Appennino centro meridionale. Il dossier per la candidatura Unesco, redatto dal gruppo di lavoro composto da Valentina Lapiccirella Zingari, Omerita Ranalli ed Enrico Grammaroli, sarà pronmto per la fine di Novembre e sarà consegnato al Ministero dei Beni e la Attività Culturali nel corso di una giornata di studio che si terrà il 7 dicembre presso l'ateneo D'Annunzio di Chieti. Il prossimo 30 Aprile 2017, infine, in occasione della ricorrenza dei 20 anni dalla scomparsa di Alfonso di Nola sarà tenuto a Cocullo, in occasione della Festa 2017, un convegno internazionale sul grande studioso cittadino onorario di Cocullo e sarà presentato il volume postumo "Lezioni dall'Obitorio".


Scarica lo statuto ed atto costitutivo ATS


1° maggio 2016

Rito 2016: iniziative e progetti per il futuro


Anche se il tempo ha influito negativamente sul numero complessivo dei presenti, non ha tuttavia ostacolato lo svolgimento della Festa di San Domenico Abate/Rito dei serpari che ha avuto luogo a Cocullo lo scotrso primo maggio. L'Associazione Di Nola, nel corso dei due giorni, ha organizzato e gestito vari momenti, tutti orientati al potenziamento del dossier di candidatura della manifestazione a patrimonio Unesco. - Il Convegno "Il percorso della devozione a San Domenico Abate: dalla tradizione la modernità", ha visto la partecipazione di sindaci ed associazioni provenienti da tutta la Provincia. La proposta, sulla quale si è soffermato il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, è quella di dare una struttura operativa al percorso della devozione, con la costituzione di una "associazione di scopo" tra i 12 Comuni. Compito dell'associazione sarà quello di elaborare un progetto che abbia valenza religiosa, turistica e culturale; che recuperi i "cammini" della devozione; che censisca e comunichi le emergenze culturali che insistono sull'ampio territorio. Sostegno alla candidatura di Cocullo e venuta dal Presidente del Pnalm, Antonio Carrara; dalla presidente della DMC, Anna berghella; dal presidente regionale dell'Unpli, Nazzareno Di Giovanni. - La raccolta delle firme a sostegno della candidatura ha portato ad un primo blocco di oltre 1100 firme, raccolte nella sola giornata del 1° Maggio. La raccolta proseguirà l'11 maggio a Goriano Sicoli e poi nelle principali manifestazioni del territorio. La raccolta, inoltre, ha consentito di mappare la provenienza dei presenti, di tutta Italia (Piacenza, Bologna, Firenze, Napoli e dintorni, Foggia, Bari, Roma, Milano). - Sono stati numerosi, superiori a quelli degli anni scorsi, coloro che hanno visitato la Mostra ed il museo delle tradizioni popolari, accompagnati da ragazzi di Cocullo opportunamente preparati che hanno spiegato le caratteristiche peculiari del Rito. - Infine, per il 2017, in occasione del ventennale della scomparsa del professor Alfonso di Nola, sarà realizzato un convegno internazionale per approfondire i temi dell'opera del granmde antropologo che per primo portò all'attenzione del mondo il valore della festa cocullese.



31 marzo 2016

1° concorso fotografico
"La Terra dei Santi"
Cocullo 22 agosto 2016


Scarica il regolamento e la scheda di adesione

1° maggio 2016

Feste di San Domenico Abate
Rito dei Serpari


SCARICA L'ORARIO DEI TRENI CON FERMATA A COCULLO


30 aprile 2016



6 febbraio 2016

Percorso della devozione a San Domenico e Culto e Cultura in Abruzzo: firmato il protocollo d'intesa


Sabato 6 febbraio, alle ore 11, presso il Comune di Cocullo, è stato firmato un Protocollo di Intesa tra i Comuni che hanno dato vita al percorso della devozione a San Domenico Abate (Cocullo e Villalago in Provincia dell'Aquila; Villamagna, Pretoro, Pizzoferrato, e Palombaro in provincia di Chieti; S. Pietro Avellana e Fornelli in provincia di Isernia e Sora, Atina e S. Elia Fiumerapido in provincia di Frosinone) e l'Associazione "Culto e Cultura in Abruzzo - Il percorso di S. Tommaso. Erano presenti i sindaci di Villalago (Fernando Gatta) e di Cocullo (Nicola Risio) per il percorso di S. Domenico; il sindaco di Lanciano (Mario Pupillo), il vice sindaco di Sulmona (Luisa Taglieri) ed Enzo Giammarino per Culto e Cultura. Con loro, associazioni e cittadini di Cocullo e Villalago. Obiettivo del protocollo, che vi inviamo a parte, quello di giungere ad una governance regionale unitaria del turismo religioso abruzzese, cogliendo l'occasione del Giubileo della Misericordia.

Scarica il depliant Scarica il protocollo d'intesa

 

14 novembre 2015

Una giornata guardando al futuro


E’ stata molto utile, in tutti i suoi aspetti, la giornata del 14 novembre, dedicata all’incontro con l’architetto Massimiliano Burgi, esponente della Fondazione Matera-Basilicata 2019. Al mattino, presso il Comune di Cocullo, si è svolto un incontro di lavoro tra l’architetto Burgi e le componenti fondamentali della società cocullese: l’Amministrazione comunale (L’assessore Loreta Risio e il consigliere Sandro Chiocchio); la Pro Loco (Mario Volpe e Daniele Marinilli); l’Associazione di Nola (Loreta Marchione, Pasquale D’Alberto e Walter Ricci). Erano anche presenti l’assessore alla cultura del comune di Villalago; Assunta Pasquini, rappresentante del Cammino di San Tommaso Apostolo, nucleo fondante del comitato abruzzese per il Giubileo e Valentina Zingari, responsabile dell’équipe incaricata di redigere il dossier per la candidatura di Cocullo a Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco; Ernesto Filippi, autore del progetto di tutela della specie dei Serpenti Un confronto lungo e vivace, dal quale sono scaturiti impegni ben precisi: - Impostare il percorso per il riconoscimento sulla “partecipazione e coinvolgimento dei cittadini” di Cocullo e dei paesi della devozione a san Domenico Abate, facendo tesoro dell’esperienza di matera, ma senza pensare di riproporla pedissequamente. Occorre partire dalle peculiarità e dalle caratteristiche irripetibili del paese, della comunità e del territorio di riferimento: - Coinvolgere da subito una pluralità di paesi, a partire da Villalago, legata a Cocullo de una vicinanza geografica e da una più sentita affinità culturale; - Cogliendo l’occasione del Giubileo, mettere su una proposta di “percorso della devozione” che coinvolga più paesi e che venga veicolato attraverso gli strumenti a disposizione dei comuni e dei “comitati” che stanno sorgendo a livello regionale e provinciale: - Costituzione ed attivazione, da subito, di un gruppo di lavoro allargato, partendo dalle disponibilità a lavorare insieme fino ad ora acquisite. Nel pomeriggio, a Sulmona, incontro pubblico sul tema “Matera, Sulmona, Cocullo: cultura tradizione risorsa del territorio”.
Hanno preso parte il vice sindaco di Sulmona, Luisa Taglieri; il vice Sindaco e l’assessore di Cocullo, Antonio Marchione e Loreta Risio; il presidente della Provincia de L’Aquila, Antonio De Crescentiis; il direttore del settore Turismo, cultura, mobilità e trasporti della Regione Abruzzo, Giancarlo Zappacosta; il direttore del Centro Regionale per i Beni Culturali, Rosa Giammarco; i sindaci o amministratori dei comuni di Pratola Peligna, Sulmona, Gioia dei Marsi, Bugnara, Anversa degli Abruzzi, Villalago, Pettorano sul Gizio, Raiano, S. Elia Fiumerapido (Ciociaria), Pretoro (Chieti); il presidente della Destination Management Company “Cuore dell’Appennino”, Anna Berghella; il presidente dell’associazione regionale Ambiente e/è Vita, Patrizio Schiazza Anche qui un confronto a tutto campo, con due fili conduttori: - Il sostegno del territorio, a partire dalle Istituzioni superiori (regione e Provincia) alla candidatura Unesco di Cocullo, vista come una “opportunità” per tutto l’area peligna, in termini di crescita di consapevolezza e di sviluppo; - Il recepimento dell’esperienza maturata a Matera come riferimento per il lavoro da svolgere in Valle Peligna (teniamo presente che, qualche mese or sono, Sulmona è stata bocciata quale città candidata a capitale italiana della cultura 2016, nonostante la prospettiva della celebrazione del bi millenario di Ovidio nel 2017); - In prospettiva: la redazione e la sottoscrizione di un “protocollo di intesa” tra le città di Sulmona e Matera, a reciproco sostegno del bi millenario di Ovidio e di Matera 2019. In sostanza, una giornata che ha fatto uscire il territorio peligno da un confronto troppo spesso “ripetitivo” e “chiuso”, attraverso il contatto con una realtà ed una esperienza di crescita reale di un territorio del Sud “virtuoso” ed una tappa del percorso di Matera, teso a coinvolgere ampie fette del territorio nazionale intorno al grande appuntamento del 2019.

 

14 novembre 2015

Matera, Sulmona, Cocullo
cultura e tradizioni, ricchezza del territorio

Il prossimo 14 Novembre, a Sulmona, avrà luogo l'incontro pubblico tra una delegazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e le isttanze sociali ed istituzionali della Valle Peligna.
Al centro dell'incontro ci sarà la Festa di San Domenico Abate/Rito dei Serpari nel suo percorso di elaborazione del dossier per il riconoscimento Unesco. Una lavoro, difficile ma non impossibile, che può rappresentare un punto di eccellenza per il decollo di tutto il territorio del Centro Abruzzo. In questo l'impegno del comune di Sulmona, quale città territorio, è fondamentale. Nel corso dell'incontro, inoltre, verrà firmato un "Protocollo di Intesa" nel quale si sancirà una specie di gemellaggio, con impegni reciproci, per valorizzare Matera Capitale Europea della Cultura e le istanze culturali del territorio peligno, tra le quali la cultura popolare che ha in Cocullo un punto nodale e l'anno di celebrazioni ovidiane 2017. dall'impegn comune possono scaturire benefici per tutti. L'architetto Massimiliano Eustachio Burgi, componente la Fondazione Matera-Basilicata 2019 ed artefice del progetto "basilicata Fiorita", racconterà il percorso realizzato da Matera per raggiungere il prestigioso obiettivo (Capitale Europea della Cultura 2019), un percorso che può essere di esempio ancghe per le nostre realtà.

4 maggio 2015

Una prova di vera coesione teritoriale
Firmato il protocollo d'intesa per la candidatura UNESCO
della Festa di Cocullo

Alla vigilia dell'edizione 2015 del Rito dei serpari e della Festa di San Domenico Abate, Cocullo ha vissuto un momento di grande importanza, con la firma del Protocollo di intesa tra il territorio ed il paese sul percorso di candidatura unesco. E' stato un momento di vera coesione territoriale, come auspicabile avvenga per tanti altri momenti che riguardano la Valle Peligna. E' stato anche il riconoscimento del lavoro svolto da Amministrazione Comunale, Associazione Di Nola e Pro Loco di Cocullo. " Se il progetto Unesco dovesse andare in porto - è stato detto - rappresenterebbe un punto di forza per la cultura ed il turismo bnell'intero centro Abruzzo". Alla firma erano presenti: la SIMBDEA e l'UNPLI (con il presidente regionale Nazareno Di Giovanni); la gran parte dei comuni della Valle Peligna (chi non era presente, si è riservato di firmare nei prossimi giorni o ha inviato l'assenso); i comuni di Pretoro, Villamagna, S. Pietro Avellana, Atina e S. Elia Fiumerapido per queli della "devozione a S. Domenico". il Parco della Maiella, il Pnalm e le Riserve Naturali di Anversa, Villalago e Raiano; il Cetro regionale per i Beni Culturali e il parco letterario Dannunziano, il Consorzio Acquedottistico SACA ed il COGESA; il vescovo di Sulmona mons. Angelo Spina; Confesercenti Provinciale e Confindustria prov de L'Aquila gli erpetologi Giampaolo Montinaro ed Ernesto Filippi; Hanno inviato la loro adesione numerosi intellettuali e personalità che in questi anni hanno avuto modo di esserepresenti a Cocullo, tra i quali Dacia Maraini e la nipote di Benedetto Croce, marta Herling. Presente anche, al completo, l'équipe di antropologi che sta seguendo il percorso di candidatura Unesco: Valentina Zingari, Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli, Lia Giancristofaro. Tra gli interventi quello del direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Abruzzo Giancarlo Zappacosta.

 

20 aprile 2015

Festa di San Domenico Abate e Rito dei Serpari - 1° maggio 2015


Alla vigilia dell'edizione 2015 del Rito dei serpari e della Festa di San Domenico Abate, Cocullo ha vissuto un momento di grande importanza, con la firma del Protocollo di intesa tra il territorio ed il paese sul percorso di candidatura unesco. E' stato un momento di vera coesione territoriale, come auspicabile avvenga per tanti altri momenti che riguardano la Valle Peligna. E' stato anche il riconoscimento del lavoro svolto da Amministrazione Comunale, Associazione Di Nola e Pro Loco di Cocullo. "Se il progetto Unesco dovesse andare in porto - è stato detto - rappresenterebbe un punto di forza per la cultura ed il turismo bnell'intero centro Abruzzo". Alla firma erano presenti la gran parte dei comuni della Valle Peligna (chi non era presente, si è riservato di firmare nei prossimi giorni o ha inviato l'assenso); i comuni di Pretoro, Villamagna, S. Pietro Avellana, Atina e S. Elia Fiumerapido per queli della "devozione a S. Domenico". il Parco della Maiella, il Pnalm e le Riserve Naturali di Anversa, Villalago e Raiano; il Cetro regionale per i Beni Culturali e il parco letterario Dannunziano; il vescovo di Sulmona mons. Angelo Spina; Confesercenti Provinciale e Confindustria prov de L'Aquila gli erpetologi Giampaolo Montinaro ed Ernesto Filippi; Hanno inviato la loro adesione numerosi intellettuali e personalità che in questi anni hanno avuto modo di esserepresenti a Cocullo, tra i quali Dacia Maraini e la nipote di Benedetto Croce, marta Herling. Presente anche, al completo, l'équipe di antropologi che sta seguendo il percorso di candidatura Unesco: Valentina Zingari, Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli, Lia Giancristofaro.

 

3 marzo 2015

Consensi per la candidatura di Cocullo a patrimonio UNESCO


Hanno preso il via gli incontri con istituzioni, associazioni, imprese, personalità della cultura per verificare ed ottenere il sostegno del territorio alla candidatura di Cocullo a patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco. L'obiettivo è quello di firmare, il prossimo 30 aprile, vigilia della Festa di S. Domenico Abate e del Rito dei Serpari, un "protocollo di intesa" tra tutte le forze e i protagonisti della vita civile, economica e culturale. Una delegazione, guidata dal Sindaco Nicola Risio e composta dall'assessore alla cultura Loreta Risio, dal segretario dell'Associazione Di Nola Pasquale D'Alberto e dall'equipe che sta lavorando alla candidatura (Valentina Zingari, Omerita Ranalli ed Enrico Grammaroli) ha incontrato il vescovo, Mons. Angelo Spina; il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli; i sindaci della valle del Sagittario; le istituzioni culturali (Centro regionale per i Beni Culturali ed Agenzia di Promozione Culturale); la DMC e Fabbricacultura; il consigliere regionale Camillo D'Alessandro. Da tutti è arrivato un consenso convinto alla candidatura di Cocullo, vista come occasione di visibilità e di promozione per tutto il tessuto turistico, culturale ed economico del territorio. In particolare, è stata sottolineata l'esigenza di una "candidatura in rete", che coinvolga i paesi della devozione a San Domenico Abate e quelli del contesto socio economico e territoriale più vicino a Cocullo. Prossimi incontri, entro Marzo, con i paesi della Ciociaria dove forte è il legame con San Domenico e Cocullo (Atina, Sora e S. Elia); con le associazioni datoriali; con le Istituzioni Culttali regionali e le Università.

 

26 gennaio 2015

Inizia la fase finale per il riconoscimento UNESCO della festa di Cocullo

 

La Festa di San Domenico Abate e Rito dei Serpari
Per una candidatura nelle liste del patrimonio culturale immateriale. Impostazione inventario partecipativo

Bilancio di attività anno 2014
Valentina Lapiccirella Zingari, 27 Novembre 2014

Nel 2014, è stato impostato a Cocullo un lavoro d’identificazione partecipativa e riflessione condivisa sul patrimonio culturale immateriale locale, ai fini della salvaguardia della festa e nella prospettiva di aprire un processo di candidatura alle liste della Convenzione del 2003.
In seguito al seminario “Cocullo for ich” del 2013, si è formato, con il coordinamento dell’associazione Simbdea ed il concorso di UNPLI (ONG accreditata presso l’Unesco per svolgere funzioni consultive presso il Comitato per la Salvaguardia del PCI) un gruppo di lavoro coordinato da Valentina Lapiccirella Zingari con il contributo di Enrico Grammaroli incaricato della produzione, catalogazione e valorizzazione della documentazione audiovisiva e Omerita Ranalli, incaricata della fotografia e dello studio dei comportamenti rituali, della proloco di Cocullo, del comune, dell’associazione Alfonso Di Nola e di diversi volontari.

Iniziato con un periodo di partecipazione all’edizione 2014 della Festa, il lavoro d’impostazione dell’inventario partecipativo (identificazione/descrizione/definizione) è proseguito con giornate di riunioni e terreno, al fine di definire una metodologia d’identificazione dell’elemento adeguata al contesto di Cocullo.
Il lavoro si è dato questi obiettivi prioritari: identificare la comunità di riferimento e la sua estensione, valutare lo stato dell’elemento nel contesto contemporaneo, la sua vitalità, le sue funzioni sociali ed identificare fattori di rischio che pesano sulla sua trasmissione.

Le prime analisi (vedi il Rapporto Cocullo 2014_Relazione, consegnata nell’agosto 2014) hanno portato ad emergere queste considerazioni e orientamenti:

  • Pur essendo la festa importante, celebre e ricca del punto di vista della partecipazione, il contesto locale è fragile e serie minacce pesano sulla trasmissione dell’elemento.
  • Un diffuso senso di ansia e di preoccupazione per l’avvenire della festa e la trasmissione della tradizione si coniuga con il progressivo impoverimento dell’economia locale dovuto agli effetti congiunti dell’emigrazione, dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione.
  • L’eccesso di responsabilità che questo evento comporta su un piccolo gruppo di portatori della tradizione, richiede la programmazione di misure di salvaguardia e gestione rispettose delle dinamiche locali.
  • I primi elementi raccolti presso la “comunità di pratica”, riunita intorno alla proloco ed al comune, suggeriscono l’uso dello strumento Lista di salvaguardia urgente (LSU), la più adatta ad impegnare la comunità e le istituzioni in un “piano di salvaguardia” serio accompagnato da una azione di monitoraggio permanente, che possa invertire l’attuale tendenza al consumo rapido e poco sostenibile del patrimonio locale.
  • L’identificazione ed elaborazione di misure di salvaguardia delle pratiche tradizionali che la festa raccoglie e sintetizza, devono favorire una rivitalizzazione del contesto socioeconomico, in una prospettiva di sviluppo sostenibile e solidale, che faccia leva sulle risorse ed il potenziale locale favorendo la crescita dell’autostima, della consapevolezza e della creatività.
  • La rete delle comunità devote al Santo patrono di Cocullo dovrà formare una “comunità di eredità” solidale, contribuendo alla definizione del piano di salvaguardia e beneficiando dei suoi effetti.
  • L’analisi della situazione ci orienta verso la Lista di Salvaguardia Urgente (LSU). Queste considerazioni andranno condivise e la loro pertinenza valutata in un dialogo aperto con le comunità.

L’anno 2015 deve essere dedicato alla redazione dell’inventario partecipativo e all’elaborazione del piano di salvaguardia, in concertazione con tutte le comunità coinvolte nel processo, la rete dei comuni della devozione e la rete dei comuni del progetto “AbruzzoèAppennino”.

L’edizione 2015 della festa dovrà essere preceduta o seguita della firma del “protocollo di intesa” tra le diverse comunità e i diversi attori interessati a far parte di questo processo. Il processo deve essere costruito attraverso una serie d’incontri e riunioni di sensibilizzazione e dialogo, finalizzate all’assunzione di responsabilità da parte di un gruppo di “persone risorsa” e all’elaborazione di un progetto condiviso (piano di salvaguardia) che andrà ad alimentare il dossier di candidatura.

Ai fini di poter procedere alla preparazione della candidatura, dovrà essere stabilito e condiviso un programma di attività per il 2015, ed un relativo piano economico.

Nota in seguito alle consultazioni del Novembre 2014 a Parigi (Nono Comitato intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale):

Sono stati consultati sul caso Cocullo (in seguito alla presentazione orale accompagnata da power point durante i meeting organizzati dal Forum ICH-NGO) esperti della Convenzione, come Marc Jacob, Harriette Deacon e Rieck Smeets (ex-segretario della Convenzione ICH). Questi favoriscono, anche per paesi d’Europa come Cocullo e l’Abruzzo, l’uso della LSU, sollecitando a costruire un lavoro di sensibilizzazione e collaborazione di tutte le comunità interessate e coinvolte nel rituale e a costruire una larga comunità di eredità che possa sostenere la piccola comunità di Cocullo nei suoi sforzi. Invita a presentare la cosa con prudenza e ad assicurarsi della più vasta partecipazione, evitando strumentalizzazioni politiche, prese di decisioni affrettate, vegliando alla progettazione di un piano di salvaguardia che sia in stretto collegamento con un piano di sviluppo sostenibile del territorio di Cocullo. In questo senso, il protagonismo attivo degli attori locali e l’attenzione al processo (più che alla procedura amministrativa d’iscrizione alle Liste) sono la condizione di riuscita del progetto. Il caso di Cocullo è un caso pilota in Italia, in quanto il primo a utilizzare la LSU nel nostro paese, lavorando in priorità sulla partecipazione.

Sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014

Cocullo FOR ICH 2014:
L’Appennino in tasca

Si svolgerà Sabato 25 e domenica 26 ottobre, a Cocullo, il convegno dal titolo: “L’appennino in tasca: turismo, patrimonio culturale immateriale e nuove tecnologie”, inserito nel Progetto Pilota “AbruzzoèAppennino”, finanziato dall’assessorato regionale agli Enti Locali e di cui il comune di Cocullo è capofila.
Tre i momenti che caratterizzeranno la due giorni.
Nella mattinata di sabato 25, protagonista la rete dei Comuni che aderiscono al progetto (Cocullo, Morino, Fontecchio, Raiano, Pettorano sul Gizio, Scontrone e Vittorito). Titolo della sezione: “la montagna in tasca: turismo lento e nuove tecnologie”.
Interverranno i sindaci della “rete”, il dirigente del settore regionale Marino Giorgetti, il presidente del Pnalm, Antonio Carrara, gli assessori regionali Mario mazzocca e Donato Di matteo. Nel corso della mattinata sarà presentato il portale “Abruzzoèappennino” e saranno illustrate esperienze pilota di una nuova idea di turismo “lento”.
Il pomeriggio sarà dedicato all’approfondimento dell’indagine partecipativa per la candidatura del Rito dei serpari di Cocullo a Patrimonio Culturale Immateria dell’Unesco. Titolo: “Cocullo for ICH 2014: il progetto di salvaguardia Unesco terreno di Incontri” La sezione sarà introdotta dall’antropologa Valentina Zingari, dell’Università di Siena. Saranno presentati contributi filmati realizzati con la popolazione di Cocullo e dei centri vicini. Sarà discusso il progetto di un “Protocollo di intesa” da sottoporre alla firma di vari soggetti interessati al progetto cocullese. Saranno presenti numerosi studiosi provenienti da ogni parte d’Italia, a testimonianza dell’interesse che il progetto di salvaguardia del rito cocullese riscuote nella comunità scientifica dell’antropologia italiana: Pietro Clemente, Lauso zagato, Alessandra Broccolini, Katia baldacchino, Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli, Adriana Gandolfi, Ermanno De Pompeis, Lia Giancristofaro, Ireneo Bellotta e Gabriele Desiderio, dirigente nazionale dell’Unpli.
Domenica mattina, 26 ottobre, cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria di Cocullo all’antropologo Emiliano Giancristofaro. Presenti, per l’occasione, il presidente regionale dell’Unpli , Nazareno Di Giovanni, il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso ed il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini.
Il convegno, coerentemente col progetto “AbruzzoèAppennino”, si propone di individuare le strade di una valorizzazione e promozione integrata dell’Abruzzo Montano, a cominciare dalla realtà dei piccoli centri visti in una prospettiva di Rete, custodi di ricchezze ambientali e culturali
di inestimabile valore.

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giovedì 1° maggio 2014

L'Associazione e il Rito 2014


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 Il professor Emiliano Giancristofaro, antropologo, fondatore e presidente del Comitato Scientifico del Centro di Documentazione per le tradizioni popolari di Cocullo, membro dei direttivo dell'Associazione, sarà proclamato cittadino onorario di Cocullo. Come il suo maestro, il professor Alfonso Di Nola, che ebbe l'onore nel lontano 1995, due anni prima della morte, per la sua lunga frequentazione del Rito dei serpari e della festa di San Domenico Abate. Lo ha annunciato Loreta Risio, assessore alla cultura del Comune di Cocullo, durante il convegno che ha preceduto il Rito, svoltosi mercoledì 30 Aprile. Al convegno è intervenuto il sottosegretario di stato Giovanni Legnini che ha asunto l'impegno di sostenere presso il governo l'aspirazione di Cocullo a veder riconosciuta la sua festa quale "patrimonio intangibile dell'umanità" da parte dell'Unesco. La documentazione necessaria a comprovare l'autorevolezza della candidatura scaturirà dal lavoro che stanno svolgendo, con indagine a tappeto tra la popolazione ed i pellegrini, gli antropologi Valentina Zingari e Lia Giancristofaro; il dirigente dell'Unpli, Gabriele Desiderio. Insieme a loro gli erpetologi Giampaolo Montinaro ed Ernesto Filippi, autori del progetto di tutela della specie. Il "portale" riassuntivo della documentazione sarà presentato il prossimo Ottobre, davanti ad una platea dei maggiori antropologi italiani. ww Nella giornata del 30, sempre a cura dell'Associazione, si è tenuta la premiazione del concorso "Geologo per un giorno", rivolto alle scuole medie dell'Istituto comprensivo Mazzini-Capograssi, che raggruppa anche le scuole della Valle del Sagittario. Il concorso, coordinato da professor Enrico Miccadei, geologo dell'Università D'Annunzio di Chieti, ha visto la partecipazione di 70 ragazzi di Sulmona e Scanno. Vincitori sono stati: Antonio Ciarletta, Marta di cesare e Filippo Nocente (1° media Scanno); Alessio Giansante, Marina De Crescentis, Laura Spacone, Ilenia D'Antonio e Damiano Del Vecchio (2° media Scanno); Federica Ciccotti, Alice Bucci, Tommaso Lavillotti, Alessandro Antonelli, Genny Schiappa (3° media Scanno); Sabrina Ranalli, Silvia abrielli; Buonaurio Andrea e Francesca; Maria Elena Rapone (3° media Scanno).





Giovedì 1° maggio - Festa di San Domenico e rito dei Serpari.

 

18 gennaio 2014

Incontro tra l'Associazione e la DMC


wwL'associazione Alfonso di Nola di Cocullo ha incontrato, sabato 18 gennaio, il direttore della Destination Management Company di Sulmona "Cuore dell'Appennino". Sono state esaminate le potenzialità turistiche del Centro di documentazione per le tradizioni popolari in termini di attrattiva turistica del territorio; la possibilità di farlo entrare stabilmente nei percorsi che la DMC propone; il ruolo del Rito dei Serpari come volano turistico dell'intera area. il dottor Montagna ha illustrato i programmi della DMC, ed il suo ruolo nell'organizzare l'intreccio tra domanda ed offerta turistica. Nei nuovi strumenti di promozione del territorio, cartacei ed on line, il sito di Cocullo avrà un ruolo privilegiato e potrà rappresentare una icona importante. Il dottor Montagna, infine, ha assicurato che la DMC darà il suo pieno sostegno all'aspirazione del sito cocullese ad essere riconosciuto come patrimonio dell'Unesco".
Ciaooo!!!!

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